Aspettando Godot
30-05-2024
L'opera composta verso la fine degli anni ’40, si inserisce perfettamente nel filone del teatro dell’assurdo ed è costruita intorno alla condizione dell’attesa.
Lo spettacolo è diviso in due atti, scanditi da un tempo che sembra non esistere, poiché sembra non esistere la possibilità di cambiamento. La trama è ridotta all'essenziale, frammentata da un'evoluzione di micro-eventi. Apparentemente sembra tutto fermo, quando in realtà tutto è in movimento.
Sembra non esistere ambiente circostante: un albero spoglio è tutto ciò che rimane. Il tempo sembra immobile. I protagonisti si mostrano con movenze essenziali, ma perfettamente cadenzate da silenzi e pause. Proprio così. Aspettando Godot si ride e si riflette, come solo "a teatro o al circo".
30-05-2024
L'opera composta verso la fine degli anni ’40, si inserisce perfettamente nel filone del teatro dell’assurdo ed è costruita intorno alla condizione dell’attesa.
Lo spettacolo è diviso in due atti, scanditi da un tempo che sembra non esistere, poiché sembra non esistere la possibilità di cambiamento. La trama è ridotta all'essenziale, frammentata da un'evoluzione di micro-eventi. Apparentemente sembra tutto fermo, quando in realtà tutto è in movimento.
Sembra non esistere ambiente circostante: un albero spoglio è tutto ciò che rimane. Il tempo sembra immobile. I protagonisti si mostrano con movenze essenziali, ma perfettamente cadenzate da silenzi e pause. Proprio così. Aspettando Godot si ride e si riflette, come solo "a teatro o al circo".